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Mazara. Dragaggio del porto, spunta sempre un motivo che ritarda l’inizio dei lavori

Sulla vicenda del dragaggio del porto si registra la presentazione di un’interrogazione da parte dei consiglieri della Lega, Randazzo e Quinci

Appena qualche giorno addietro avevamo scritto sul dragaggio del porto di Mazara del Vallo chiedendoci se finalmente il 2020 potesse essere davvero l’anno di inizio dei lavori e, soprattutto, come mai ancora l’intervento non fosse concretamente iniziato nonostante a fine ottobre il presidente della Regione, Nello Musumeci, e il sindaco di Mazara, Salvatore Quinci, avessero in pompa magna annunciato la consegna dei lavori alla ditta appaltatrice. Ebbene, la novità è che per l’avvio dei lavori nel fiume Mazaro bisognerà aspettare (ancora) almeno il prossimo mese. Ad annunciarlo è stato qualche giorno fa lo stesso primo cittadino, visto e considerato che dopo la rimozione di alcuni relitti adesso il comune sta procedendo alla bonifica della zona della colmata B, ovvero l’area nella quale verranno scaricati i fanghi derivanti dal dragaggio. Un intervento che va fatto, insomma, per poter consentire l’avvio dei lavori del fiume e che durerà almeno fino a fine gennaio. Dopo, finalmente, potranno partire gli interventi nel Mazaro. Sperando che, nel frattempo, non sopravvenga qualche altra novità o, peggio, qualche altro intoppo. Intanto, sulla vicenda si registra la presentazione di un’interrogazione consiliare da parte dei consiglieri della Lega, Giorgio Randazzo e Ilenia Quinci. I due salviniani puntano l’attenzione, in particolare, sui lavori di bonifica nella zona della colmata B e sul presunto ritardo che l’amministrazione Quinci avrebbe accumulato nell’avviare tale bonifica che per ben tre volte sarebbe stata sollecitata in questi mesi dal genio civile di Trapani. Un ritardo che, di fatto, per Randazzo e Quinci sarebbe alla base del mancato avvio, a oggi, del dragaggio del porto di Mazara nonostante i lavori siano stati consegnati quasi tre mesi. Ecco perché attraverso l’interrogazione la Lega chiede al sindaco Quinci di conoscere, tra le altre cose, “le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione comunale a non adempiere ai solleciti” giunti dal genio civile e il motivo per il quale di tali solleciti non se ne sia stato fatto cenno in occasione della recente conferenza stampa tenuta dal primo cittadino.(riproduzione riservata)

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