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Buoni spesa a Mazara, si cambia. Ecco le novità

Nuova ordinanza ieri del sindaco Quinci

Con ordinanza n. 50 di ieri,  il Sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci è ulteriormente intervenuto sulle modalità di individuazione dell’utenza ed erogazione dei buoni spesa da 30 euro ciascuno. Dall’analisi della situazione attuale si registra  che alla data del 27 aprile 2020 risultano consegnati Buoni spesa a n. 1539 famiglie per complessivi 10.075 buoni spesa dal valore ciascunodi € 30,00 per un equivalente di spesa pari ad € 302.250,00 con una disponibilità ad oggi di euro € 185.458, 83 rispetto al totale dei fondi concessi dallo Stato con Ocdpc n.658 del 29 marzo 2020 (€ 487.708,83).

Il Sindaco ha pertanto deciso che, entro il budget della disponibilità (€ 185.458,83), gli ulteriori buoni spesa saranno ridistribuiti a tutti i nuclei familiari che li hanno già ricevuti. La distribuzione avverrà in forma uguale per tutti stabilita in n. 3 buoni spesa a nucleo familiare (pari ad € 90,00) fino ad esaurimento delle somme. Saranno esclusi dalla ridistribuzione coloro che, a seguito di verifica sul RDC e Carta SIA/REI siano risultati non aventi diritto se pur percettori (la verifica è in corso da parte dei Servizi Sociali).

A seguito della ridistribuzione e dei controlli già in atto è molto probabile che risulterà disponibilità di ulteriori buoni spesa.

Un accordo di collaborazione tra i Servizi Sociali comunali, Fondazione San Vito Onlus e Adra Italia Odv che da anni si occupano di banco alimentare, consentirà l’individuazione di ulteriori nuclei familiari in difficoltà economica per l’erogazione dei Buoni Spesa: Adra Odv e Fondazione San Vito Onlus segnaleranno i nuclei familiari in difficoltà che dovranno avere gli stessi requisiti richiesti dei nuclei familiari che hanno già ottenuto i Buoni (reddito zero o reddito max di 400 euro mensili nel periodo gennaio-marzo 2020). Le verifiche saranno a cura del Servizio Affari Sociali del Comune che procederà a consegnare i buoni spesa ad Adra Odv e Fondazione San Vito Onlus che a loro volta li distribuiranno con le stesse modalità di distribuzione già adottate in precedenza (proporzionalmente al numero dei componenti del nucleo familiare)e, se ci sarà ulteriore disponibilità di buoni, saranno consegnati  in maniera aggiuntiva agli stessi nuclei familiari nel numero di tre buoni a famiglia.

Considerate le modalità di ridistribuzione dei buoni rimanenti, i numeri telefonici attivati dal Comune non saranno più disponibili per richiedere buoni spesa. Il servizio telefonico potrà però essere utilizzato solo per richieste di derrate alimentari, secondo una regolamentazione che l’Amministrazione sta predisponendo e che renderà nota nei prossimi giorni. Anche sul fronte dei buoni spesa regionali, la procedura sarà definita nei prossimi giorni dopo le ultime direttive regionali.

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