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Coronavirus, i numeri della “solidarietà” messa in campo a Campobello di Mazara

I pacchi alimentari contenenti beni di prima necessità sono stati consegnati dal Comune a tutti i cittadini bisognosi che ne hanno fatto richiesta

Circa 3700 buoni spesa (da 25 euro ciascuno) per un totale di oltre 92.000 euro distribuiti a 437 famiglie, 500 pacchi alimentari e 3860 euro di fondi raccolti grazie alle donazioni effettuate da imprese e privati in favore delle persone più bisognose di Campobello.
Sono questi i numeri della “solidarietà” che è stata messa in campo, sino a oggi, dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Castiglione, grazie anche alla grande generosità di diversi imprenditori e cittadini campobellesi, con l’obiettivo di fronteggiare le disastrose conseguenze economiche che hanno colpito duramente una cospicua fetta della comunità locale a causa dall’emergenza sanitaria da Coronavirus.
Mediante l’impiego delle somme stanziate dalla Protezione civile nazionale (pari a 114.776 euro), nonché grazie alle iniziative “Dona un pacco spesa”, “Carrello solidale” e “Raccolta Fondi”, è stato infatti possibile aiutare complessivamente oltre 800 famiglie campobellesi, alcune delle quali già vivevano in stato di necessità, mentre altre si sono venute improvvisamente a trovare in una situazione di grave disagio economico a causa proprio delle misure di lock down disposte dal Governo al fine di contenere la diffusione del contagio.
I pacchi alimentari contenenti beni di prima necessità, in particolare, sono stati consegnati dal Comune a tutti i cittadini bisognosi che ne hanno fatto richiesta e distribuiti con la collaborazione dei volontari del comitato castelvetranese della Croce Rossa Italiana e di quelli della locale associazione di protezione civile “Cave di Cusa Onlus”.
Nei casi di particolare necessità, la spesa è stata consegnata a domicilio dalla stessa Polizia Municipale, che in questo periodo sta lavorando incessantemente in stretto rapporto con il settore comunale dei Servizi Socio-culturali al fine di fronteggiare le svariate situazioni di disagio.
Sempre la polizia municipale, con la collaborazione della locale associazione di protezione civile, ha infatti consegnato alla cittadinanza circa 17.000 mascherine (di cui un primo lotto di 7.000 donate da imprese locali e 10.000 fornite dalla Protezione Civile Regionale).
«Unitamente all’intera Giunta comunale – dichiarano il sindaco Castiglione e l’assessore alla Solidarietà sociale Donatella Randazzo – abbiamo cercato di essere vicini, anche a titolo personale, a tutti coloro che hanno richiesto aiuto e continueremo a farlo. È ancora in corso, infatti, la distribuzione dei buoni spesa alle famiglie aventi diritto.
Desideriamo, inoltre, ringraziare i volontari delle associazioni, i dirigenti e il personale comunale dei Servizi sociali e della Polizia municipale, che in questi mesi hanno lavorato incessantemente e che continuano tutt’ora a farlo per cercare di fronteggiare le disastrose conseguenze sociali, economiche e piscologiche di questa emergenza sanitaria che non ha precedenti.
Un ringraziamento di vero cuore – aggiungono – va, inoltre, alle diverse associazioni e ai tanti cittadini e imprenditori che hanno effettuato donazioni sia in denaro, sia in termini di mascherine, beni alimentari, prodotti di prima necessità e per la sanificazione. A tutte queste persone va il nostro ringraziamento a nome dell’intera comunità di Campobello. Non possiamo, inoltre, che ribadire ulteriormente il nostro plauso a tutti gli agricoltori campobellesi che in questi mesi hanno messo gratuitamente a disposizione la propria attività e i propri mezzi, garantendo ben 5 interventi di disinfezione del territorio comunale.
Superata questa prima fase drammatica della pandemia, anche per Campobello la priorità adesso è la ripartenza. Una ripartenza certamente non facile, che necessita di una ancora più forte e consistente risposta da parte dello Stato, ma verso la quale dobbiamo proiettarci con ottimismo, forti proprio di questa straordinaria sinergia che specialmente in questi mesi si è instaurata tra il tessuto imprenditoriale, il comparto agricolo e la pubblica amministrazione, che ci ha consentito di fronteggiare le conseguenze dell’emergenza e che di sicuro si rivelerà fondamentale anche per il futuro».

Comunicato stampa

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