Istituito il catasto incendi delle aree percorse dal fuoco negli ultimi 13 anni, cioè dal 2007 al 2020. Con delibera di giunta, l’amministrazione comunale ha approvato lo strumento per indicare i tantissimi terreni che nell’ultimo decennio sono stati interessati da incendi. Si tratta di un censimento dei soprassuoli già percorsi dal fuoco con elaborati predisposti da incaricato tecnico esterno: di ogni area colpita dagli incendi è indicato il riferimento catastale. Il catasto incendi, infatti, recepisce la legge del 2000 che prevede precisi divieti per le aree che sono state interessate da incendi: per almeno 15 anni le zone percorse dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio e negli atti di compravendita il vincolo deve essere richiamato. Inoltre vige il divieto, per 10 anni, di realizzare edifici o strutture per insediamenti civili e attività produttive, nonché divieto di pascolo e caccia (sempre per 10 anni). Quindi stop, per 5 anni, alle attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale con risorse finanziarie pubbliche. «Fino ad oggi eravamo dotati di un piano di emergenza incendi nel piano di protezione civile ma adesso la città di Castellammare è finalmente dotata di un importantissimo strumento di salvaguardia del territorio poiché il catasto incendi rappresenta un valido deterrente per chi continua a creare un inestimabile danno ambientale ed economico appiccando incendi. Un mezzo -afferma il sindaco Nicolò Rizzo- che permette di affrontare concretamente il problema dei roghi poiché le rigorose limitazioni non consentono alcuna attività speculativa. Gli incendi, soprattutto estivi, sono quasi sempre di natura dolosa e censire le aree percorse dal fuoco serve a far valere i vincoli a non rimboschire, pascolare, costruire e cacciare». «La questione incendi è prioritaria per la sicurezza ed il controllo del territorio e per la conservazione e difesa del nostro martoriato patrimonio boschivo, in considerazione delle pesantissime ricadute dei roghi sul paesaggio, la sicurezza e la qualità della vita. Pensiamo agli ultimi anni in cui gravi incendi si sono verificati in aree di pregio del nostro territorio: su monte Inici, a Scopello, nella riserva dello Zingaro. Tra i nostri obiettivi di mandato -conclude il sindaco Nicolò Rizzo-, il catasto incendi è un altro strumento di programmazione che unitamente al Puc (Piano urbanistico comunale) mette in primo piano operativamente il rispetto dei vincoli e la tutela ambientale».
comunicato stampa