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Denise, niente sede legislativa per l’istituzione della commissione di inchiesta

E' questa la principale novità emersa ieri durante la seduta della competente commissione affari istituzionali della Camera dei deputati

Niente iter accorciato per l’istituzione della commissione di inchiesta parlamentare sul rapimento di Denise Pipitone. E’ questa la principale novità emersa ieri durante la seduta della competente commissione affari istituzionali della Camera dei deputati. Come reso noto dal parlamentare Fausto Raciti, infatti, il trasferimento alla sede legislativa del provvedimento non è previsto dal regolamento poiché “il provvedimento riguarda l’istituzione di una commissione monocamerale di inchiesta, tipologia di atto per la quale non è contemplato il ricorso a tale modalità di esame”. Dunque, l’iter per la costituzione della commissione di inchiesta sarà quello ordinario, anche se si cercherà di velocizzare al massimo i tempi. A tal proposito, ieri è stato fissato il termine entro il quale potranno essere presentati gli emendamenti: tale termine scadrà la settimana prossima, precisamente il 15 dicembre. E’ questo il prossimo passo nell’ambito dell’iniziativa che, salvo sorprese, porterà all’istituzione della commissione di inchiesta. Ieri sui lavori della commissione affari costituzionali è tornata a scrivere Piera Maggio, affermando di confidare in tutti coloro che si sono attivati per la nascita della commissione di inchiesta. “Fate in modo”, ha scritto la mamma di Denise, “che in alcuni casi dove necessita la giustizia non rimanga solo un’utopia. In un paese civile”, ha aggiunto, “il rapimento di una bambina non può rimanere impunito, quantomeno individuare la responsabilità dei colpevoli mettendo in campo persone, metodi e mezzi professionali che non lascino dubbi”.

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