Prima, l’espulsione dello storico attivista mazarese Sergio Tancredi decisa dai probiviri per una vicenda legata alla restituzione di parte dei compensi. Poi, il ritorno alla casa madre del consigliere comunale Girolamo Billardello. Nel mezzo, l’addio di alcuni storici attivisti. È davvero cambiato tantissimo in pochi mesi all’interno del Movimento 5 Stelle di Mazara del Vallo. Se prima a farla da padrone era l’unione di intenti (seppur con qualche piccola eccezione), adesso il M5s si è formalmente spaccato nella citta del Satiro. Da un lato, ci sono, per esempio, i grillini eletti in consiglio comunale (Antonella Coronetta, Maurizio Pipitone e Girolamo Billardello) e la deputata nazionale Vita Martinciglio. Loro rappresentano il M5s a Mazara, con il supporto di altri attivisti. Dall’altro, invece, altri storici attivisti (come Silvano Messina, Giovanna Romano e l’ex candidato sindaco nel 2014 Leonardo Falco) che non si riconoscono più nel Movimento e hanno deciso di istituire il cosiddetto Meetup di Mazara del Vallo “Amici di Beppe Grillo” . Uno spazio virtuale non collegato al Movimento, bensì location virtuale dove tutti, senza pregiudizio alcuno, possono incontrarsi liberamente per discutere ed approfondire temi civici, ma anche culturali e valoriali. Un vero e proprio strappo che segna un punto di svolta nella storia del Movimento 5 stelle a Mazara, la cui disgregazione è iniziata dopo la sconfitta cocente subita alle ultime amministrative mazaresi del 2019 dove il M5s non è riuscito a a eleggere il proprio candidato sindaco restando fuori anche dal ballottaggio. A contribuire alla disgregazione del M5S mazarese probabilmente ha influito anche l’espulsione di Tancredi, nel frattempo passato al neo gruppo parlamentare allArs Attiva Sicilia. A molti attivisti tale decisione di espellere Tanceedi non è andata giù. E non è un caso che tra gli amministratori della pagina Facebook del neo costituito meetup “Amici di Beppe Grillo” figura anche lo stesso Tancredi. Inoltre, per i componenti del neo meetup il M5s avrebbe smarrito la via discostandosi dai principi e valori che ne avevano ispirato la nascita. Insomma, una pagina politica si è chiusa e se n’è aperta un’altra con la diverse strade di fatto intraprese a Mazara da coloro che una volta erano tutti uniti e che adesso non lo sono più. Una “forza” politica che negli ultimi anni ha scritto la storia a Mazara facendo raggiungere percentuali di voto bulgare nei vari appuntamenti elettorali. Il futuro dirà chi avrà avuto ragione o no.