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Il ponte sul fiume Arena: anni di burocrazia e intoppi. Un po’ come la Sp38

L’ordinanza di chiusura temporanea del ponte è stata firmata ieri dal dirigente provinciale Giuseppe Scalisi per evitare qualsiasi tipo di rischio a causa degli evidenti segni di corrosione presenti in varie parti del ponte

Il ponte sul fiume Arena chiude per evitare rischi alla pubblica incolumità. Lo ha annunciato ieri pomeriggio attraverso una video sui social il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, che si è detto dispiaciuto per i disagi che inevitabilmente subiranno le centinaia di famiglie che abitano in contrada Bocca Arena che per settimane, probabilmente per mesi, dovranno fare un giro molto lungo per andare verso il centro città. Il ponte, va ricordato, è di proprietà dell’ex Provincia di Trapani, ente che ha competenza nel programmare e realizzare i necessari interventi di manutenzione straordinaria, ma questo poco interessa ai cittadini che subiranno i disagi. L’ordinanza di chiusura temporanea del ponte è stata firmata ieri dal dirigente provinciale Giuseppe Scalisi per evitare qualsiasi tipo di rischio a causa degli evidenti segni di corrosione presenti in varie parti del ponte. Il provvedimento prevede, nel dettaglio, l’interdizione “lungo il ponte la circolazione al transito di tutte le categorie di utenza veicolare e pedonale che si protrarrà durante l’esecuzione dei lavori e fino a completamento degli stessi”. Da anni, infatti, si attendono i lavori di manutenzione straordinaria del ponte. Da anni da più parti sono partite richieste di intervento da Mazara verso Palazzo Riccio di Morana. Ma siamo a settembre 2021 e ancora nulla è stato fatto, o quasi. La storia del ponte ricorda per certi versi quella della strada provinciale 38 Mazara-Torretta, anch’essa di proprietà dell’ex Provincia. In questo ci sono voluti anni e anni affinché l’intervento venisse realizzato e portato a termine per vari motivi di natura amministrativa e burocratica. E anche nel caso del ponte la storia sembra, per certi versi, ripetersi. Risale addirittura al febbraio 2018 il decreto del ministero dei trasporti con il quale sono state stanziate somme per la viabilità secondaria. Tra questi interventi, il successivo ottobre l’ex Provincia ha inserito i lavori di manutenzione straordinaria per il ponte sul fiume Arena. L’ok del ministero a tale intervento è arrivato a gennaio 2019 con un finanziamento di oltre 1 milione di euro. Da allora, però, sono passati quasi tre anni e i lavori non sono nemmeno iniziati. I tempi lunghi della burocrazia l’hanno fatta da padrone. Da gennaio 2019 ci sono voluti sei mesi per nominare il rup, il responsabile unico del provvedimento. Poi tutto il resto dell’iter, a partire dall’indagine di mercato per affidare il servizio di progettazione conclusosi ad agosto 2020 con l’approvazione del progetto stesso da parte dell’ex Provincia. Il passo successivo è stato quello di avviare le procedure di gara per l’affidamento dei lavori: l’appalto è stato aggiudicato a febbraio 2021 all’impresa Valori Scarl Consorzio Stabile di Roma che poi, però, ha rinunciato all’appalto il successivo 20 aprile 2021. La procedura è quindi proseguita con l’aggiudicazione alla ditta seconda classificata. I lavori sono stati nuovamente aggiudicati a giugno 2021. Il resto è attualità. In attesa della consegna del cantiere la situazione del ponte si è aggravata e si è giunti all’ordinanza di ieri.(riproduzione riservata)

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