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Incontro tra l’Osservatorio politico di Mazara e il Movimento civico Amo Trapani

Al centro dell'incontro vari argomenti che interessano il territorio provinciale

L’OSSERVATORIO POLITICO di Mazara del Vallo  ed Il MOVIMENTO CIVICO AMO TRAPANI in un incontro tenuto nei giorni scorsi da loro componenti rappresentativi, hanno ritenuto utile per il territorio provinciale trovare una sintesi comune non solo per le problematiche che da decenni affliggono la nostra Provincia e i nostri concittadini, ma anche per le nuove minacce puntualmente perpetrate e che noi crediamo dovute a una ottusa miopia di taluni apparati, incompetenti e oltremodo irresponsabili, i quali puntualmente tentano di mortificare un pezzo di territorio che da secoli è stato protagonista indubbio delle italiche vicende. Questa sintesi programmatica non vuole assolutamente avere come risultato la creazione di un nuovo soggetto politico, ma al contrario fare assolutamente squadra sui problemi comuni e tentare, confidando sulle nostre semplici e determinate capacità propositive, di trovare soluzioni utili per i nostri concittadini. E questo per la buona pace di tutti, perché il nostro territorio non ha più bisogno degli arzigogoli politici, ma di genuina coesione, forte volontà, incrollabile fede e soprattutto caritatevole speranza di poter costruire un futuro possibile e migliore. Vogliamo riportare da subito sotto i riflettori mediatici, notiamo come così prematuramente sono stati spenti, la questione dei siti di stoccaggio delle scorie nucleari in Provincia di Trapani. Non c’è bisogno di essere degli scienziati per capire che è inutile scegliere un’area dannatamente sismica a causa delle faglie tettoniche attive e considerate come “potenziali sorgenti di terremoti con magnitudo superiore a 5.5”(identificazione INGV:ITCS014 – ITCS222 – ITCS021 – ITCS118 – ITCS119 – ITCS119). C’è bisogno di essere luminari dell’economia per capire che la caduta di “appetibilità turistica” in un territorio votato (ahimè) solo al comparto vacanziero sarebbe mortale? Domandatevi: un possibile turista preferirebbe scegliere di pagare un ticket che gli faccia visitare Segesta o l’adiacente deposito di scorie nucleari? E questo per non parlare del più grande Parco archeologico d’Europa che è a Selinunte e delle altre per le archeologiche, architettoniche e naturalistiche che sono diffusamente i incastonate nel nostro territorio provinciale che lo rendono gioiello unico ed inestimabile. Noi crediamo che il ticket non lo compreranno proprio e dirotteranno i loro interessi altrove! Vogliamo ritenere (in buona fede) che la scelta sia stata operata solo per segnare un ulteriore nome, un ulteriore puntino su una mappa e che la lungimiranza e l’onestà civica provvederà al resto. Per finire vogliamo esternare il nostro rammarico per la mancata assegnazione alla città di Trapani del titolo di “Capitale della Cultura 2022”. Sebbene tutte le dieci città finaliste fossero giustamente legittimate a concorrere, la scelta di Trapani poteva rappresentare, dal punto di vista anche provinciale, un valido motivo di rilancio e soprattutto di riscatto sociale. Speriamo che lo sforzo intellettuale e anche economico, messo sul piatto da quasi tutte le Amministrazioni Comunali, potrà essere la base per un prossimo futuro fatto di sinergie e condivisione d’intenti per il nostro territorio provinciale.

comunicato stampa

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