Close

Marsala, l’ex sindaco Di Girolamo chiede la riconversione totale del Paolo Borsellino ad ospedale non Covid

L'ex sindaco è presidente dell'associazione medico chirurgica lilibetana

Siamo alla fine del mese di luglio e a Marsala da oltre nove mesi continuiamo ad essere quasi senza ospedale per i pazienti non Covid, nonostante tutte le promesse, a meno che. con i pochi posti letto riattivati e le poche unità operative ritrasferite, qualcuno pensa di aver risolto il problema sanitario dei centomila abitanti del distretto Marsala-Petrosino. Visto che i contagi da Covid-19 hanno ripreso ad aumentare cosi come i ricoveri e i decessi (anche se non con la stessa proporzione) e purtroppo sarà cosi ancora per tanto tempo, considerato le nuove varianti sempre più contagiose, si rischia di restare ancora per anni senza ospedale per poter curare i pazienti ‘ ‘normali”, tanto i morti per patologie cardiologiche, oncologiche. traumatologiche e di altro genere non si lamentano. Non si può continuare a stare con l’ospedale dedicato soprattutto ai pazienti Covid e con pochi posti letto per tutti gli altri. Anche se con ritardo e in attesa di ultimare il padiglione per malattie infettive che, chissà quando sarà finito ed entrerà in funzione, è assolutamente necessario riconvertire l’intero Paolo Borsellino in ospedale per i pazienti “normali” e allocare quelli affetti da Covid-19 presso una tensostruttura adiacente o presso altro ospedale della Sicilia occidentale già adibito a questo scopo. Centomila abitanti non possono continuare a stare senza un ospedale ben ftnzionante. Se il nosocomio marsalese avesse i suoi 150/200 posti letto. con le varie unità operative e il personale, come previsto, si darebbero risposte ai tanti bisogni sanitari della popolazione. riducendo sofferenze, morti e viaggi della speranza. Attualmente al Paolo Borsellino oltre alla mancanza di tanti reparti, non c’è quello di Rianimazione per pazienti “normali ” ma solo per quelli affetti da Covid e inoltre per la mancanza di un reparto cosi essenziale, diventa difficoltoso fare interventi complessi e interventi in soggetti con pluripatologie. Le sale operatorie non sono tutte in funzione e la maggior parte di unità operative chirurgiche non sono ritornate in attività o in piena attività. così come i poliambulatori e lo screening per la prevenzione delle malattie oncologiche e si potrebbe continuare. I centomila cittadini di questo territorio hanno gli stessi diritti di tutti gli altri e necessitano dell’ospedale Paolo Borsellino interamente dedicato ai pazienti “normali”. I pazienti vanno curati tutti, sia quelli affetti da Covid-19 sia quelli con altre patologie che continuano ad essere la maggioranza.

comunicato stampa

scroll to top