Close

Mazara, la variante bocciata nel 2018 dal consiglio comunale. Per il Tar ci fu eccesso di potere

Nelle prossime settimane il massimo consesso civico dovrà tornare a esprimersi sulla vicenda

A distanza di sette anni non è ancora stata detta, o scritta, l’ultima parola sul progetto di realizzazione di un impianto di rifornimento in via Bessarione che nel 2018 l’allora consiglio comunale di Mazara del Vallo ha bocciato respingendo la relativa variante urbanistica. Una vicenda iniziata nel 2014 con la presentazione del progetto da parte della società Gravil Business e che adesso registra un colpo di scena. Il Tar Sicilia, infatti, con propria sentenza pubblicata appena qualche giorno addietro ha annullato la deliberazione del consiglio comunale risalente a febbraio 2018 che bocciava la proposta di variante. Nelle prossime settimane, quindi, il massimo consesso civico dovrà tornare a esprimersi sulla vicenda. Gli stessi giudici amministrativi, si legge nella sentenza, hanno evidenziato come “la necessità che il consiglio comunale si ridetermini sull’istanza di parte ricorrente comporta l’infondatezza, allo stato, dell’ulteriore domanda volta al risarcimento del danno formulata nel ricorso”. Dunque, al momento niente risarcimento per la società che si è vista bloccare, di fatto, il progetto, anche se il comune di Mazara è stato condannato al pagamento delle spese legali quantificate in 2.100 euro. La vicenda, come si ricorderà, è complessa e in più sedute di consiglio se ne parlò con numerosi dubbi sollevati da vari consiglieri comunali sul progetto, sulla sua allocazione e sulle distanze da altre attività commerciali. Dubbi, poi, sfocati nella bocciatura dell’atto nonostante il parere favorevole degli organi preposti, in particolare quello dei vigili del fuoco. A tal proposito, per i giudici del Tar “il consiglio comunale” avrebbe “illegittimamente revocato in dubbio la validità dei pareri resi dagli organi preposti” intervenendo “su profili che appartengono alla specifica competenza delle altre amministrazioni intervenute in sede di conferenza di servizi. In pratica, per il Tar si configurerebbe una sorta di eccesso di potere da parte del consiglio comunale. Un nuovo colpo di scena, insomma, una patata bollente sulla quale il consiglio comunale dovrà tornare a esprimersi nelle prossime settimane.(riproduzione riservata)

scroll to top