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Abbattimento degli alberi nella via Mons. Costantino Trapani, interviene l’associazione “Pro Capo Feto” di Mazara

L'associazione rimane in attesa di riscontro e di un confronto al fine di potere migliorare la vivibilità urbana

Si legge nel comunicato stampa dell’assessore Michele Reina che: “La via Monsignor Costantino Trapani risulta essere una delle vie interessate dal percorso previsto all’interno della rete piste ciclabili nell’ambito di Agenda Urbana. Abbiamo pensato di risolvere il problema con la realizzazione di una pista ciclabile in sostituzione dello spartitraffico esistente, in quanto siamo consapevoli del grado di pericolosità della strada. Purtroppo, la sconnessione del manto stradale ha fatto verificare nel tempo numerosi sinistri mettendo a rischio la vita di automobilisti, motociclisti e ciclisti. Questa pista ciclabile sarà il ricongiungimento di quella che verrà realizzata anche in via Giovanni Bessarione. Per ogni albero che verrà rimosso, l’amministrazione comunale si impegna a farne piantare almeno tre». Il filare di 29 esemplari di Pinus pinea, lungo lo spartitraffico, non può essere eliminato a cuor leggero per realizzare una “pista ciclabile” od anche perché il manto stradale è stato compromesso dalle radici. All’eliminazione possono essere ricercate altre soluzioni per cui,
si chiede -se tale decisione è accompagnata da una relazione che ne giustifichi l’eliminazione; -se è stato chiesto il parere al Distaccamento Forestale di Castelvetrano o all’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Trapani e, non ultimo, al prof. Giuseppe Trombino, consulente del Comune per la redazione del Piano Urbanistico Generale (PUG). Il verde pubblico a Mazara è carente ed il comune non si è ancora munito di un regolamento del verde, tant’è che di recente sulla sponda nord-est della famosa colmata B (Laguna di Tonnarella a livello nazionale), arbitrariamente, sono state impiantate bacchette di “Ailanthus glandulosa”, genere di pianta invasiva, originaria dalla Cina, quando la Commissione comunale VincA, nel 2017, ha prescritto di impiantare il quel posto esclusivamente “canneti e tamericeti”. A fronte di tutto ciò, si chiede, altresì, se codesta Amministrazione sta osservando la Legge 14 gennaio 2013, n.10, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” che, tra l’altro, prevede: • il Censimento del verde; • il Regolamento del verde; • il Piano del verde; • il Piano di monitoraggio e gestione del verde. Sempre nella stessa legge è contemplato che si debba piantare un albero per ogni neonato e per ogni bambino adottato, altro che i tre ventilati da codesta Amministrazione per ogni Pino italico, abbattuto nella via Mons. Costantino Trapani. Fermo restando il fatto che, nel programmare l’impianto di alberi, sarebbe opportuno confrontarsi con la cittadinanza. Oggi ricorre la giornata della terra, ed è doveroso ricordare che il verde urbano e gli alberi hanno la funzione di depuratori naturali dell’aria, di mitigatori dell’effetto serra dato che assorbono l’anidride carbonica e le altre emissioni di origine antropica; hanno la funzione di miglioramento del microclima e in questo periodo e per buona parte della stagione estiva, proprio i pini che si vogliono abbattere, ospitano la nidificazione di diverse specie di uccelli e di invertebrati. Specie animali che in altri posti della Città anche nel periodo invernale sono stati sfrattati, viste le potature radicali che si continuano a fare anche sui sempreverdi Ficus benjamin. Si rimane in attesa di riscontro e di un, auspicabile, confronto, possibilmente sul posto, al fine di potere, assieme, migliorare la vivibilità urbana.

Pro Capo Feto APS Federazione Nazionale Pro Natura Anna Quinci

comunicato stampa

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