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Mazara, prosegue la raccolta firme per il dissalatore

Sabato 11 febbraio il CoCRIAM rinnova l’appuntamento con i cittadini

Ad organizzare è il CoCRIAM, che si batte perché l’amministrazione comunale risolva una volta per tutte il ventennale problema dell’inquinamento dell’acqua in distribuzione in città.
Il fenomeno, è risaputo, colpisce da 20 anni la zona di Trasmazzaro e Tonnarella, ma oggi si allarga ad una zona diametralmente opposta: la zona est.
Un dissalatore risolverebbe per sempre il problema, ma il sindaco si ostina a portare avanti il progetto di un denitrificatore a scambio ionico, giudicato obsoleto dalla letteratura scientifica e valutato inefficace per taratura da esperti locali.
L’ostinatezza del sindaco, però, non fa il paio con la sua prontezza e siamo a quasi due anni dall’annunciata risoluzione del problema e del denitrificatore non c’è traccia.
Oggi, questo ritardo dà spazio alla richiesta di fermo, pena lo sperpero di denaro pubblico.
Il sindaco dovrà ascoltare la voce dei cittadini, espressa attraverso lo strumento della petizione popolare avviata dal CoCRIAM, e questa voce sarà forte, lo fa prevedere l’affluenza registrata alla prima giornata di raccolta firme.
La richiesta è quella di impiantare un dissalatore, i cui vantaggi, rispetto al denitrificatore, sono stati illustrati in una apposita relazione inoltrata a suo tempo dal CoCRIAM al Prefetto di Trapani.
Sabato 11 febbraio, il CoCRIAM rinnova l’appuntamento con i cittadini, presso i locali adiacenti la chiesa di San Giuseppe, gentilmente offerti dalla comunità parrocchiale della cattedrale.

comunicato stampa

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