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Mazara, torna l’incubo nitrati?

L'Asp ha chiesto al comune di valutare la possibilità di chiudere il pozzo Ramisella 3

A Mazara del Vallo sembra tornare d’attualità la vicenda della presenza dei nitrati nell’acqua erogata nelle case dei cittadini mazaresi, in particolare di coloro che abitano nella zona Trasmazaro. Una vicenda che anni addietro riempì per molto tempo le cronache cittadine e che successivamente è stata affrontata in qualche altra occasione. Ebbene, la presenza dei nitrati nell’acqua è stata affrontata oggi durante la seduta di consiglio comunale ed è stata sviscerata dal consigliere comunale della Lega, Giorgio Randazzo. In sintesi, con due note datate 24 ottobre 2019 e 16 gennaio 2020 l’Asp di Trapani ha chiesto al Comune mazarese di valutare l’ipotesi di fermare l’erogazione della preziosa risorsa idrica dal pozzo Ramisella 3, poiché dalle analisi effettuate su due campioni d’acqua sarebbero emersi valori della presenza di nitrati oltre la soglia consentita dalle norme. È ciò nonostante la miscelazione dell’acqua, soluzione questa consentita in certe occasioni per riportare i valori entro i limiti. Randazzo ha duramente attaccato l’amministrazione comunale e, in particolare, il sindaco Salvatore Quinci, perché non avrebbe informato tempestivamente la cittadinanza della situazione segnalata dall’Asp. Il primo cittadino, dal canto suo, ha confermato l’esistenza del problema, definito serio, del quale l’Asp ha dato comunicazione in questi giorni e ha evidenziato che l’amministrazione si è attivata per cercare di individuare la soluzione e adottare i provvedimenti del caso.(riproduzione riservata)

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