La Procura della Repubblica di Marsala ha concluso la fase delle indagini preliminari, avanzando al Gip del locale Tribunale la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Bronzolino Onofrio (detto Ninni), l’uomo che, secondo 1’ipotesi accusatoria, lo scorso settembre, a Pantelleria, avrebbe cagionato la morte della sua compagna, Fontana Anna Elisa, gettandole addosso della benzina e dandole fuoco.
E’ giunta a1 suo epilogo, dunque, dopo soli sette mesi, l’attività investigativa svolta, sotto la direzione dalla Procura, dal Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Marsala e dalla Stazione dei Carabinieri di Pantelleria, con altresì il supporto tecnico-scientifico del RIS dei Carabinieri di Messina e del NIAT dei Vigili de1 Fuoco di Palermo.
L’attività d’indagine, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni di familiari e di persone vicine alla coppia, ha consentito, allo stato, di accertare che il Bronzolino avrebbe agito con premeditazione – avendo minacciato esplicitamente la compagna di darle fuoco nei giorni precedenti al fatto – ed a causa di un’esagerata e ingiustificata gelosia.
Il delitto di omicidio è contestato quindi con le circostanze aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dei motivi abietti e futili, nonché delle ulteriori circostanze della commissione del fatto nei confronti della convivente more uxorio e in occasione della commissione del delitto di maltrattamenti in famiglia.
Secondo quanto emerso, infatti, nel periodo compreso tra l’inizio del 2022 e il 22/9/23, il Bronzolino avrebbe maltrattato la compagna, con continue aggressioni, insulti e minacce, fatti per i quali la vittima non aveva mai sporto querela, né richiesto interventi delle Forze dell’Ordine.
Le condotte, in particolare, secondo le accuse formulate nei capi d’imputazione, sarebbero consistite in episodi di aggressione fisica, nonché in continue ingerenze in ogni ambito della vita quotidiana della vittima, sottoposta a costante e pressante controllo da parte del Bronzolino.
Una tormentata vicenda, insomma, culminata con la morte della vittima dopo tre giorni di indicibili sofferenze patite a causa delle gravissime ustioni di 2°-3° grado estese al 90% della superficie corporea.
L’a1tro ipotizzato delitto contestato al Bronzolino è quello di aver cagionato, al fine di commettere l’omicidio, l’incendio dell’appartamento in cui è avvenuto il fatto criminoso.
L’udienza preliminare si terrà il giorno 3/7/2024 presso il locale Tribunale.
Dal 22 settembre 2023, il Bronzolino si trova sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere.
Comunicato stampa