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Denise, 18 anni fa il rapimento della bambina

Post sui social della famiglia

Sono passati 18 anni dal rapimento di Denise Pipitone. Diciotto anni da quel terribile 1 settembre 2004, giorno in cui qualcuno strappò dall’affetto dei suoi familiari la bambina all’età di neanche 4 anni. Da allora, nessuna indagine ha accertato finora cosa sia accaduto, nessuna indagine ha individuato i responsabili e, soprattutto, nessuna indagine ha portato al ritrovamento di Denise. E così, oggi, la famiglia di Denise è costretta a vivere questa terribile ricorrenza senza Denise, ma con la speranza che un giorno, prima o poi, Denise (oggi 21enni) possa essere ritrovata. Con un lungo post pubblicato stamattina su Facebook è stato Piero Pulizzi, padre di Denise, a diffondere un messaggio in occasione del 18esimo triste anniversario della scomparsa della bimba. “In questo giorno particolare”, ha scritto Pulizzi, “abbiamo deciso in modo privato di lanciare in cielo un mega cuore rosa con su scritto una dedica per te mia dolcissima rondinella. Che possa il nostro messaggio raggiungerti ovunque tu sia”. “Io e la tua mamma”, ha aggiunto, “invocheremo ancora una volta la ribellione di quelle coscienze che per troppi anni hanno taciuto”. Ieri, invece, è stata la mamma di Denise, Piera Maggio, a scrivere un post sui social: “Sei sempre nel cuore e nella mente di tutti noi. Denise ci manchi tanto! Anche quando tutto sembra perso, finito, noi non smetteremo mai di cercarti. Non molleremo, andremo sempre avanti affinché non otterremo verità e giustizia”. E questa mattina Denise è stata ricordata anche dal sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci. “Nonostante siano trascorsi 18 anni dal rapimento, continuiamo a coltivare la speranza di potere un giorno riabbracciare Denise Pipitone”, ha affermato il primo cittadino. “Da 18 anni”, ha aggiunto, “vengono chiesti a gran voce verità e giustizia ma ad oggi purtroppo nonostante l’attenzione mediatica alimentata dal coraggio di Piera Maggio, a nulla sono valsi i vari appelli. La speranza è che quel muro di omertà issato da pochi e certamente interessati alla vicenda possa crollare”.

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