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Rateazione  delle imposte comunali, via libera del Consiglio comunale di Mazara

 Ok dell'Aula anche alla spesa pluriennale per il servizio rifiuti

“In un’ottica di pacificazione e di massima collaborazione favoriamo l’accesso alla rateazione delle imposte comunali non pagate fino al 31 dicembre 2019. Mettiamo un punto, iniziamo da qui, sistemiamo la banca dati e ripristiniamo il rapporto di fiducia tra l’amministrazione ed il cittadino contribuente”.

Con queste parole l’assessore comunale al Bilancio Caterina Agate è intervenuta ieri pomeriggio in consiglio comunale: una seduta che ha sancito con il voto unanime dei presenti il “via libera” alla modifica dell’art. 10 bis del regolamento sulle Entrate ed alla modifica dell’art. 46 del regolamento Iuc (imposta unica comunale).

La dilazione di tutti i debiti di natura tributaria comunale al 31 dicembre 2019, ad eccezione delle procedure esecutive, potrà essere concessa fino 24 rate mensili per debiti fino a 5 mila euro; fino a 36 mesi per debiti da 5001 a 10000 euro; fino a 48 rate per debiti da 10001 fino a 30 mila euro; fino a 72 rate per debiti superiori a 30 mila euro.

In contemporanea alla presentazione delle domande di adesione la prima rata andrà pagata entro il 31 gennaio 2020, con possibilità di proroga decisa dall’amministrazione al 31 marzo 2020.

Nessuna rata potrà essere inferiore a 80 euro.

Rifiuti: Da fine gennaio subentra la nuova associazione temporanea d’imprese a seguito della sentenza del Cga.

Con il voto unanime del Consiglio è stata autorizzata la spesa pluriennale (fino al 2024) per il servizio quinquennale di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani e speciali assimiliati ed altri servizi di igiene pubblica nel Comune di Mazara del Vallo che, in attuazione della recente sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa sarà attuato dalla società Ecoburgus srl (in associazione temporanea d’impresa con la società Sagers srl). La stessa sentenza di annullamento dell’affidamento del servizio all’associazione temporanea d’imprese “Tech Servizi – Icos ed Ecoin” prevedeva il pagamento di un risarcimento danni che è stato tramutato in prolungamento del contratto fino al 2024 (quinquennio). Pertanto, presumibilmente da fine gennaio, partirà il nuovo contratto con l’Ati Ecoburgus – Sagers per un costo pari a quello dell’appalto dell’Urega di 5 milioni 473 mila circa annuali.

Comunicato stampa

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