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Scuola a Mazara. Ci sono state segnalate alcune problematiche per quanto riguarda l’istituto Ferrara di Mazara. Niente riscaldamenti e matematica “negata” al Ferrara, risponde la dirigente Ingrasciotta

Due problematiche per le quali negli ultimi giorni la nostra redazione ha ricevuto svariate segnalazioni

Mancanza di riscaldamento nelle aule e matematica “negata” all’istituto tecnico Francesco Ferrara di Mazara del Vallo. Due problematiche per le quali negli ultimi giorni la nostra redazione ha ricevuto svariate segnalazioni. Soprattutto per quanto riguarda la mancanza di riscaldamento al plesso di contrada Affacciata, che in queste settimane e in questi giorni si fa sentire visto le basse temperature che si registrano. A tal proposito abbiamo contattato stamattina la dirigente della scuola, Licia Ingrasciotta, che ha confermato tale problematica dovuta a un guasto all’impianto e a un furto perpetrato da ignoti. La scuola si è immediatamente attivata per risolvere il problema ordinando il pezzo da sostituire, che dovrebbe arrivare nel giro di una decina di giorni. “Abbiamo cercato di alleviare i disagi”, ha riferito la dirigente, “adottando misure che potessero in qualche modo contrastare il freddo, ma in ogni caso nel giro di pochi giorni il problema verrà risolto”. Per quanto riguarda la “questione” matematica, ci è stato segnalato che nonostante il primo quadrimestre sia finito alcuni studenti non abbiano fatto nemmeno una lezione di matematica per mancanza di un professore di tale materia. Una vicenda che riguarda nel dettaglio l’istituto mazarese, ma anche in generale la scuola italiana, per via del fatto che è sempre più difficile reperire professori di matematica. Ebbene, la stessa dirigente si era attivata per reperire un professore, che poi è stato “trovato”, ma che poco dopo il suo arrivo sarebbe andato in malattia. Dunque, studenti nuovamente senza prof di matematica. Da questo punto di vista, la dirigente Ingrasciotta ci ha confermato che sta intervenendo per risolvere tale questione. Anche perché, aggiungiamo noi, non è giusto che a pagarne le conseguenze siano gli incolpevoli studenti privati di un insegnamento fondamentale per il prosieguo della carriere scolastica e universitaria.(riproduzione riservata)

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